Fondi a perdere

In questi tempi di magra, la scuola risente molto della mancanza di risorse. Per questo ogni spesa viene soppesata, discussa, valutata e affrontata solo se necessaria.

Quando però si deve acquistare un programma, spesso succede che vengono messe da parte le varie argomentazioni, e si procede spediti all’acquisto.

Il problema purtroppo è che spesso questi investimenti vengono spesi per prodotti “a perdere”. Infatti la scelta ricade sull’acquisto di licenze d’uso di programmi proprietari, che instaurano un ambiente di fatto bloccato ad ogni cambiamento e che crea una dipendenza che alla scuola non porta niente.

Perchè allora non investire nel software libero?

Adottando soluzioni libere si hanno diversi vantaggi, primo fra tutti la riusabilità in diverse situazioni delle soluzioni adottate, senza troppi vincoli dovuti a licenze restrittive. L’investimento di denaro pubblico in programmi liberi è infatti a lungo termine: il programma che intendo “comprare” è qualcosa che poi rimane a chi acquista, se non altro in termini di aumento della conoscenza.

Ho messo “comprare” tra virgolette perchè mi piacerebbe che si pensasse al sovvenzionare. Perchè un ente pubblico (in questo caso una scuola, o una rete di scuole) non trova il coraggio di finanziare un progetto libero, che rimanga come bagaglio non solo alla scuola che lo ha promosso, ma a tutte le scuole che lo volessero adottare?

Allora si che i soldi spesi saranno a lungo termine, reinvestiti in iniziative che potranno crescere e svilupparsi a beneficio di tutta la comunità scolastica e non solo.

E’ solo un sogno? Spero proprio che un giorno si possa realizzare!

 

 

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