Piccoli passi

By: Jesús CorriusCC BY 2.0

Nella scuola italiana il mese di aprile e di maggio sono “dominati” dalla somministrazione delle prove Invalsi. Questo momento è molto dibattuto e discusso, tra chi è pro, chi è contro, chi non ritiene corretto avere una prova unica e altro ancora su cui adesso voglio sorvolare.

Al di là di tutte le polemiche e i punti di vista, resta il fatto che, una volta somministrate, le prove vanno poi tabulate dagli insegnanti. Fino ad ora lo si è fatto utilizzando un file di excel contenente delle macro. Questa soluzione tecnica, per funzionare, purtroppo costringe le scuole ad avere un ambiente windows e una precisa versione di MS Office.

Nel frattempo però sono sempre più numerose le scuole che, osservando le indicazioni contenute nell’art. 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale e in particolare nelle linee guida pubblicate lo scorso gennaio, hanno cominciato ad usare software libero e si trovano nell’impossibilità di tabulare i risultati.

Nel mese di maggio del 2013, nella lista wii libera la lavagna e porte aperte sul web, abbiamo allora avviato una campagna di sensibilizzazione mandando mail di protesta all’Invalsi con la richiesta di soluzioni che non costringessero le scuole a dotarsi di programmi legati ad una particolare azienda. In seguito sono stati presi contatti con il dott. Ricci anche grazie al Dipartimento della Conoscenza e all’IPRASE di Trento.

Quest’anno, ecco la bella notizia: per la prima volta ci sarà la possibilità di tabulazione i risultati con soluzioni libere, per ora in via sperimentale.

Personalmente sono soddisfatto di questo primo risultato perchè è un primo segno che, se opportunamente sollecitate, anche le istituzioni ai livelli più alti possono offrire soluzioni interoperabili a beneficio di tutti. È compito di tutti noi, cittadini e insegnanti, richiedere alternative senza subire passivamente scelte di altri che ci condizionano nell’uso di determinati strumenti quando esistono delle valide alternative libere e che hanno l’indubbio vantaggio di liberarci da un giogo che ci opprime ogni giorno sempre di più.

La strada da fare verso la consapevolezza è ancora lunga, ma pian piano ci stiamo muovendo in quella direzione.

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