Proviamo

risorse per la didattica e pensieri a ruota libera

Home » Posts tagged "risorse libere"

Gli accordi del MIUR

È fresca di questi giorni la notizia che il nostro ministero dell’università e della ricerca ha siglato un protocollo di intesa con Telecom per la creazione di un ambiente di lavoro chiamato EducaTi.

Rimango sempre stupito quando vengo a conoscenza di questi accordi con ditte più o meno solide e conosciute, perchè non capisco quali vantaggi a lungo termine possa avere questo ingresso nella scuola di società commerciali che nella scuola c’entrano poco. Il sospetto che non ci sia un progetto che nasce dentro l’istituzione scolastica ma che siano proposte che vengono dall’esterno è molto forte.

Perchè non partire da una idea che abbia dei principi generali di valore assoluto, come l’attenzione alle licenze con cui viene rilasciato il materiale, il rispetto di quanto espresso nell’articolo 68 del codice dell’amministrazione digitale che, come è noto, promuove e sollecita soluzioni aperte?

Quindi se da una parte l’istituzione dovrebbe rispettare la legge e il regolamento che da essa scaturisce, dall’altra si piega a soluzioni che in partenza non lo possono rispettare per loro natura.

Se invece si chiede di promuovere prodotti liberi la risposta è che non è possibile imporre soluzioni alle scuole nel rispetto della loro autonomia.

Allora mi chiedo: come si concilia questa posizione con i vari accordi citati sopra? Non sarebbe più conveniente per tutti che il ministero detti delle caratteristiche generali da rispettare e che siano le aziende ad adattarsi alla richiesta?

Allora si che l’investimento avrebbe un ritorno positivo a lungo termine su tutta l’istituzione pubblica, liberandola la legami e lacci che attualmente la obbligano a soluzioni vincolanti con poche aziende.

Wikipedia, piattaforma per la scuola?

Tutti conosciamo Wikipedia, l’enciclopedia libera che consultiamo per trovare notizie e informazioni. In questi anni è cresciuta molto grazie al contributo di tutti. Ma l’universo di wikipedia non si limita solo all’enciclopedia.
Intorno ad essa sono cresciuti altri siti che offrono risorse spesso poco conosciute e poco utilizzate nel mondo della scuola. In particolare mi riferisco a Wikibooks e a Wikimedia, che offrono rispettivamente la possibilità di creare libri e di raccogliere media (immagini, audio, video) con licenza creative commons.

Spesso nella scuola abbiamo bisogno di materiale da poter utilizzare liberamente, che possa adattarsi alle nostre esigenze, e allora perchè non provare ad arricchire secondo i nostri progetti questi ambienti?

Wikipedia offre poi una possibilità molto interessante: quella di confezionarsi degli ebook personalizzati composti da tutte le pagine che riteniamo necessarie. Nel menu a destra c’è la voce “crea libro”. Cliccandoci sopra compare, in alto ad ogni pagina, una striscia che permette di aggiungere la pagina che si sta visualizzando al testo che si vuole comporre. Questa barra rimane sempre in ogni pagina che visitiamo e che, se lo riteniamo opportuno, possiamo aggiungere a quelle già scelte. Quando poi la nostra scelta sarà terminata, cliccando su “confeziona libro” si viene indirizzati ad una pagina in cui è possibile scegliere il formato (pdf o epub), l’eventuale copertina e altro ancora. Confermando le scelte avremo a disposizione il nostro testo pronto per essere scaricato ed utilizzato.

La piattaforma wikibooks invece da la possibilità di creare direttamente i testi con lo stesso metodo delle pagine di wikipedia. Le pagine che vengono create sono però collegate tra di loro con la struttura tipica del testo: copertina, indice, capitoli. Il vantaggio che vedo in una soluzione di questo tipo è quello di rendere disponibile il lavoro a tutti quelli che ne hanno la necessità. Potrebbero nascere anche collaborazioni tra scuole che hanno lo stesso interesse rispetto all’argomento.

L’ambiente di wikimedia permette invece di caricare e rendere disponibili risorse differenti dal testo ma con licenza che ne permette il riutilizzo: immagini, foto, video, audio. Le risorse sono taggate per una miglior ricerca e potrebbe essere interessante dare ai media di interesse didattico il tag “scuola italiana” o qualcosa di simile, in modo che sia appagante per la comunità italiana il popolamento dell’archivio che si verrebbe a creare.

In tutto questo scenario penso che il coinvolgimento attivo dei nostri ragazzi sia una grande possibilità di partecipazione attiva. Con il loro lavoro possono contribuire ad arricchire il mondo di wikipedia e valorizzare il proprio contributo alla comunità.